Progetti

EMERGENZA COVID-19 IN LIBIA

21 Maggio 2020

Strumentazione per l’ospedale pediatrico di Jala’a

L’arrivo del COVID-19 nel paese ha contribuito a un allarmante aggravio della situazione sanitaria nel paese. Il deteriorarsi del conflitto, con l’acuirsi dei combattimenti  sta mettendo a dura prova le fragili istituzioni sanitarie del Paese, già indebolite da anni di guerra ed instabilità politica. In Libia le cure mediche sono molto carenti e la causa è riconducibile a due elementi: prima della guerra moltissime figure specializzate erano assicurate da espatriati che con il conflitto hanno lasciato il paese. chi ha i mezzi, tende a farsi curare all’estero o in cliniche private. Ciò coincide con una conseguente mancanza di  materiali, strumentazione, formazione e capacità gestionali all’interno delle strutture pubbliche.

CEFA resta accanto alla popolazione vulnerabile ed in questa occasione sostiene il lavoro del personale medico dell’Ospedale pediatrico Jala’a con il dono di strumenti che andranno a rafforzare le capacità di intervento in emergenza, incluse le unità mediche necessarie alla risposta alla cura di pazienti affetti da COVID-19. 

Tra queste: ecografi, unità di aspirazione, pompe per siringa, ecografi, pompe per infusion, oximetro, termometri a infrarossi, macchine per fototerapia pediatrica, Stetoscopio pediatrico, bilancia pediatrica,  incubatore pediatrico e ventilatore. 

Jala’a è uno dei pochissimi ospedali pubblici della capitale specializzati in ginecologia e cure pediatriche. Lo staff CEFA in Libia, in collaborazione con il partner locale IOCS, ha consegnato presidi medici ed attrezzature tecniche presso l’ospedale pediatrico Al Jala’a di Tripoli. La consegna dei materiali è stata possibile grazie al finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS) nel quadro del progetto “Sostegno ai centri dei migranti di Tarek El Sikka e Zwara e alle comunità ospitanti”. Nelle prossime settimane è prevista una fornitura di medicine sempre a supporto della attività dell’ospedale pediatrico.

Silvia Cappelli, Cooperante CEFA attiva all’interno del paese ci racconta: 

“L’intervento deve essere visto all’interno di un quadro emergenziale di un contesto in costante mutamento. Risponde a dei bisogni urgenti ed essenziali. L’incubatore e il ventilatore sono stati messi in uso immediatamente appena consegnati, tanto che non vi è stato neppure il tempo di fare delle foto ai materiali tolti dalle scatole e installati.”