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In Etiopia, siccità e guerra stanno portando alla carestia

1 Giugno 2022

    Il contesto

     “Piove sempre più tardi e sempre di meno. In passato potevamo contare sulle piogge per irrigare i nostri campi, ma ora non è più possibile. In fondo ai nostri campi scorre un fiume, è come oro che scorre ai nostri piedi, ma non riusciamo a sfruttarlo. Non abbiamo gli strumenti per prendere quella preziosa acqua e portarla sui nostri campi assetati. Noi vogliamo lavorare, vogliamo poter vivere dei frutti dei nostri campi; se ci aiuterete ad ottenere i mezzi necessari per riuscirci, vedrete come cambieranno le cose qui“.

    Roba Hirboro è un agricoltore del villaggio di Fangu Damut, nella woreda di Duguna Fango situata nel Wolaita, a sud dell’Etiopia. Negli ultimi giorni della sua missione nel paese, Dario de Nicola, responsabile dei progetti CEFA in Etiopia, ha fatto visita a Roba e alle famiglie contadine della zona, cercando di capire insieme a loro come superare le grosse difficoltà che la siccità e il cambiamento climatico stanno portando alla regione. La crescente irregolarità delle stagioni delle piogge sta sconvolgendo i tradizionali cicli colturali, compromettendo gravemente i raccolti.

    I prezzi dei fertilizzanti hanno raggiunto massimi storici

    A Fangu Damut, CEFA sta sostenendo 30 famiglie contadine, che si sono organizzate nel gruppo “Mesno Amarach Mahber“, che significa “gruppo di produttori di irrigazione”.

    Nei mesi scorsi abbiamo organizzato nel villaggio alcune formazioni incentrate sulle alcune buone pratiche di agricoltura. Tra le tematiche affrontate c’era anche la produzione di compost, per la fertilizzazione organica dei campi. Una nuova competenza che si è rivelata fondamentale per i contadini del villaggio, come ci ha spiegato Satu Bura.

    È stato come se il CEFA avesse previsto quello che sarebbe successo quest’anno rispetto all’aumento del costo dei fertilizzanti. In pochissimo tempo abbiamo visto il costo di un sacco di fertilizzante chimico passare da 900 a 3.000 Bir, un costo insostenibile per delle famiglie come le nostre. Per fortuna avevamo appena imparato a fare il compost e così siamo riusciti a concimare i nostri campi senza spendere soldi“.

    L’aumento dei costi del fertilizzante, come quello delle materie prime, del carburante, del grano e dei beni di prima necessità, e solo una delle conseguenza che la guerra russa in Ucraina e la crisi economica globale stanno generando in tutta la regione del Corno d’Africa, dove oggi 44 milioni di persone sono a rischio carestia (ONU).

    I prossimi passi

    Nei prossimi mesi, CEFA realizzerà nel villaggio un impianto di irrigazione alimentato ad energia solare con cui le famiglie potranno riuscire a coltivare i propri campi anche in assenza di piogge, resistendo così alle conseguenze del cambiamento climatico nella regione.