Progetti

In Kenya, rimaniamo accanto alle comunità di West Pokot

29 Giugno 2022

    In Kenya, la siccità e l’aumento dei prezzi del carburante stanno dettando conseguenze molto preoccupanti per la vita degli agricoltori. La crisi economica sta facendo vertiginosamente aumentare il prezzo dei generi alimentari e dei beni di prima necessità, e la preoccupazione per una nuova crisi alimentare sta spingendo milioni di persone a lasciare la propria casa alla ricerca di acqua, cibo e campi coltivabili.

    Beatrice Adeny è la field coordinator di CEFA nella contea di West Pokot, in Kenya. Beatrice è un punto di riferimento importantissimo per tutte le comunità e i villaggi con cui lavoriamo. Dagli agricoltori di Sarmach, alle Mango Women di Lomut, fino agli apicoltori di Weiwei, Beatrice si sposta ogni giorno di villaggio in villaggio per parlare con le comunità, organizzare le formazioni, gestire le distribuzioni di attrezzature e sementi, e monitorare l’andamento dei progetti. Per capire meglio com’è cambiata la vita nei villaggi della contea nelle ultime settimane, le abbiamo fatto qualche domanda.

    Quali sono le principali conseguenze di questa crisi e come si stanno adattando gli agricoltori all’aumento dei prezzi?

    L’aumento del prezzo del carburante sta spingendo tutti i prodotti alimentari a toccare picchi mai visti. Per gli agricoltori questo significa che tutti i prodotti agricoli, dal fertilizzante alle sementi stanno diventando inaccessibili, e ovviamente a questo si aggiungono anche i costi tutte le procedure meccanizzate che richiedono l’utilizzo di trattori o macchine a benzina, dall’aratura alla semina. Di conseguenza, la superficie agricola si sta riducendo drasticamente e difficilmente i prossimi raccolti riusciranno a soddisfare i bisogni di tutti.

    C’è preoccupazione per il futuro?

    Dopo l’ennesima stagione delle piogge non andata a buon fine, la siccità e le difficoltà di trovare acqua per irrigare i campi, ed ora i prezzi dei beni di prima necessità che continuano a salire, nei villaggi c’è molta preoccupazione per il futuro, per questo continuare il nostro lavoro è sempre più fondamentale.

    Che cosa è infatti successo durante l’ultima stagione delle piogge?

    Doveva essere la stagione delle piogge lunga, e invece i campi coltivati si sono ridotti a causa delle poche precipitazioni. Gli agricoltori ora quindi hanno più bisogno che mai di sostegno e nuove distribuzioni di sementi, sperando chiaramente nella prossima stagione.

    In questa situazione al limite dell’emergenza, ci sono difficoltà nel portare avanti i progetti?

    I progetti vanno avanti perché è necessario cercare di superare l’ostacolo dell’insicurezza alimentare per queste comunità. Continuiamo quindi con il nostro sostegno in tutti i progetti agricoli, dal mango, l’irrigazione, fino alle api. Come CEFA continuiamo a incoraggiare tutti gli agricoltori ad utilizzare al meglio le risorse che abbiamo, e continueremo così.