È uscito il Bilancio Sociale dei 50 anni del CEFA!
Il 2022 è stato un anno importante per il Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura: il traguardo dei 50 anni di attività, il più alto risultato economico raggiunto di sempre, il percorso intrapreso per l’iscrizione al Registro unico degli Enti del Terzo Settore, con l’aggiornamento del nostro Statuto e governance, sono alcuni degli obiettivi che abbiamo raggiunto.

Il nostro operato, dal 1972 ad oggi, è stato utile, importante, bello e possibile grazie ai tanti amici e collaboratori che in Italia e, soprattutto, all’estero, hanno operato senza mai perdere l’ispirazione e i principi originali della nostra missione, rendendoci di questo orgogliosi. Ai nostri Fondatori, le Cooperative di ispirazione cristiana dell’Emilia-Romagna, il Movimento Cristiano Lavoratori e, soprattutto, per opera del Sen. Giovanni Bersani, si sono affiancate persone, cooperative, associazioni e imprese che, portatrici di un sano pluralismo e ricchi della collaborazione con CEFA, hanno saputo incarnare questi principi rendendoli concreti e attuali in Africa ed America Latina, dove operiamo per il bene comune.
Fondamentale è il principio della fratellanza, che coinvolge gli esseri umani e la nostra madre terra; è un principio oggettivo, appartenente a qualunque visione del mondo e della vita. Il CEFA opera considerando ogni uomo fratello ed ogni donna sorella, traendo ispirazione per i progetti di cooperazione allo sviluppo dal documento “Fratellanza umana per la pace Mondiale e la convivenza comune”, firmato da papa Francesco e il Grande Imam di Al – Azhar, Ahamad al-Tayyib, a febbraio 2019. La fratellanza è ciò che consente agli uguali di essere diversi, di coltivare la fiducia reciproca e di lavorare insieme. Grazie alle loro differenze e attraverso la cooperazione, le persone possono realizzare il bene comune, operando la solidarietà e praticando la giustizia, altri due principi fondativi del CEFA.

La solidarietà è ciò che permette ai diseguali, a chi è rimasto indietro, a chi ha perso il treno della globalizzazione economica o ne è rimasto travolto, di diventare eguali. Attraverso la formazione e l’agricoltura il CEFA si impegna affinché le comunità rurali e i poveri degli undici paesi nel mondo in cui opera siano messi nelle condizioni di promuovere il loro sviluppo sostenibile, rispettoso degli altri esseri umani e del creato.
La giustizia è il principio chiave del vivere insieme ed in pace. Facendo propria la definizione di papa Paolo VI “lo sviluppo è il nuovo nome della pace” ed in linea con l’Articolo 3 della Costituzione italiana, il CEFA continua a operare affinché a tutte le persone, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali, siano riconosciuti i diritti umani e l’eguaglianza davanti alla legge in modo che possano diventare protagonisti della loro emancipazione e soggetti attivi di democrazia e pace.

Questi principi sono le fondamenta della storia del CEFA, una storia fatta da persone che, camminando insieme, ci hanno creduto e ci credono ancora. Sono stati più di 400 a partire da Via Lame 118, a Bologna, per cooperare e condividere con i poveri della terra sogni e progetti di sviluppo personali e comunitari.
Per affrontare il futuro e le prossime sfide, il CEFA intende continuare a condividere i propri principi ispiratori con chiunque creda che abbiamo bisogno gli uni degli altri per vivere, che abbiamo una responsabilità verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti: gente strana!