Siccità, guerra e inflazione: la risposta di CEFA in Etiopia
L’Etiopia sta attraversando una tempesta perfetta: quattro anni di crisi climatica hanno portato siccità prolungata e perdita dei raccolti, la guerra russa in Ucraina ha reso inaccessibili per gli agricoltori i prezzi di grano e fertilizzanti, e più di recente l’amministrazione Trump ha sospeso i fondi USAID, condannando a morte centinaia di migliaia di persone. Il World Food Program stima che nel 2025 in Etiopia 10 milioni di persone stiano soffrendo la fame e la malnutrizione, ma i numeri potrebbero crescere a dismisura a causa del più recente aumento vertiginoso dell’inflazione.
Da tempo CEFA si impegna in particolare nella regione del Wolayta e nella città di Wolisso, per sostenere lo sforzo locale di raggiungere la sicurezza alimentare attraverso un sistema di agricoltura sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.

L’agricoltura sostenibile in Wolayta – Cosa è stato fatto
A dicembre vi abbiamo raccontato di un nuovo ciclo di formazioni dedicate a 1370 agricoltori e agricoltrici. Per l’occasione, il programma approfondiva tecniche di agricoltura sostenibile e conservativa, la produzione di fertilizzanti naturali e prevedeva la consegna di un kit agricolo con pale, attrezzi e fertilizzanti, difficilissimi da trovare sul mercato internazionale a causa del conflitto in Ucraina.
Nei mesi di marzo e aprile, gli agricoltori hanno ricevuto semi di cereali dal buon adattamento climatico, fagioli bianchi e mais. Il territorio è talmente vasto e lungo da percorrere che ci sono volute settimane per garantire ad ogni nucleo la consegna dei semi. Mentre i primi coltivatori potevano iniziare a raccogliere i frutti del proprio lavoro, gli ultimi ricevevano negli stessi giorni i semi per poter partire.


“In questo momento in Etiopia è inverno ed è iniziata la stagione delle piogge. Per far fronte all’insicurezza alimentare, più di recente sono state anche distribuite patate dolci, un alimento che permette un buonissimo apporto nutrizionale ad un prezzo molto economico. È resistente alle varie condizioni climatiche, richiede poca acqua e si può riprodurre senza bisogno di nuove distribuzioni di semi. A volte, non è stato comunque sufficiente: la fame è così acuta che alcune persone, non riuscendo a resistere, hanno consumato i prodotti ancor prima di metterli a coltivazione, per necessità.”
Michele Tufano – Cooperante CEFA in Etiopia
Cicli di formazioni a Wolisso – Cosa si farà
A Wolisso, proseguono intanto i lavori di supporto ai gruppi di donne imprenditrici, impegnate nella produzione di pane, nel lavoro nei mulini e in agricoltura. Dopo aver distribuito materiali, attrezzi e fornito supporto amministrativo, nel prossimo mese CEFA proseguirà con la distribuzione di ulteriori kit di equipaggiamento, fornendo un sostegno mirato alle diverse esigenze. L’obiettivo è duplice: incrementare il reddito delle cooperative e diversificare i prodotti alimentari nel mercato locale per migliorare la qualità di vita della comunità.


Durante questo mese, si terranno sempre a Wolisso 3 sessioni di formazione dove tratteremo in primo luogo di come migliorare il proprio modello di attività, in base alle specificità delle cooperative: si va dalle tecniche di panificazione, per le realtà ai primi passi, alla rendicontazione amministrativa la produzione di compostaggio e fertilizzanti. In seguito, in collaborazione con il partner di progetto Cittadinanza, verrà svolta una giornata sul rapporto tra malnutrizione e disabilità. Le formazioni si concluderanno a fine mese con un’attività dedicata a stimolare le capacità di leadership delle partecipanti, per avere un impatto positivo sulle proprie comunità e sensibilizzare sull’importanza di una dieta sana e varia.
Il seme del futuro
Attualmente i panifici dispongono degli strumenti essenziali, come i forni e le impastatrici, potendo quindi vendere al dettaglio, a qualche supermercato o a piccoli alberghi e ristoranti. C’è però ancora tanto bisogno di attrezzature: pompe d’acqua, bilance di grandi dimensioni per derrate alimentari, friggitrici, forni a legna, scaffalature. Per le cooperative agricole, sono previsti ulteriori cicli di formazioni sul compostaggio e sulla produzione di fertilizzanti, seguiti da una fase di monitoraggio per definire i bisogni di formazione e attrezzatura.
A settembre in Wolayta continuerà invece la distribuzione dei kit agricoli. In particolare, alle famiglie verrà consegnato anche un kit avicolo composto da 7 polli, 1 gallo, medicinali e mangime. Un supporto concreto che permette alle famiglie di diversificare la propria dieta alimentare e migliorare la qualità della propria vita con un’attività sostenibile.

Il lavoro di CEFA continua grazie a tutti gli operatori, i donatori, gli agricoltori e le imprenditrici che collaborano attivamente nella propria piccola parte. Ogni contributo è determinante nel fare la differenza, nel sostenere un futuro più sicuro e resiliente in Wolayta.
Aiutaci anche tu a rispondere a questa emergenza, con €15 doni zappa rastrello e falcetto, con €26 doni un ciclo di formazione ad una famiglia e con €86 doni il kit avicolo completo.
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