WORK2gether

ll progetto mira a facilitare l’accesso di donne e giovani dell’area urbana di Addis Abeba e delle aree rurali di Oromia a opportunità di occupazione e lavoro dignitoso
Fase progetto: in corso
  • Titolo del progetto: WORK2gether
  • Dove: Addis Abeba e le woreda di Hitosa e Digaluna Tijo (Arsi Zone, Oromia Region) – Etiopia
  • Durata: 36 mesi
  • Quando: 01/02/2025 – 31/08/2028
  • Beneficiari: 4000, con focus su giovani disoccupati, donne e agricoltori vulnerabli
  • Donatori: Ministero Interno Italiano
  • Partner: AIDOS, Fondazione Ismu, WISE
  • Titolo originale del progetto: Work2gether: “Working together for sustainable employment and agricultural development in Ethiopia”

L’Etiopia, con una popolazione di 126 milioni, è il secondo paese più popoloso dell’Africa. Il 43,71% della popolazione ha meno di 14 anni, e le donne rappresentano il 49,8%. Il paese soffre di un elevato livello di diseguaglianza di genere, che ostacola il progresso verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Le donne sono particolarmente vulnerabili nelle aree urbane, soprattutto ad Addis Abeba, dove il tasso di disoccupazione giovanile femminile è del 28,6%, contro il 10.8% degli uomini . La migrazione irregolare, interna ed esterna, diventa una delle poche opzioni disponibili per molte donne e giovani, spesso spinti dalla povertà, dall’instabilità politica, e dalle dure condizioni climatiche. Nei primi mesi del 2024, 117.637 persone hanno lasciato l’Etiopia . Le rotte migratorie sono pericolose e i/le migranti, sono spesso vittime di violazioni dei diritti umani e della tratta. Le donne sono spesso le prime a migrare, seguite poi dalle loro famiglie.

Il piano decennale di sviluppo dell’Etiopia (2020/21-2029/30) punta all’inclusione sociale e di genere, con obiettivi come l’eliminazione del divario salariale di genere, l’aumento della partecipazione femminile in microimprese e l’accesso a prestiti microfinanziari. Tuttavia, il paese affronta sfide significative, tra cui la disoccupazione giovanile, la limitata partecipazione delle donne alle decisioni sulla salute riproduttiva, e la migrazione irregolare.

La sicurezza alimentare è un’altra questione critica. Il Global Hunger Index 2023 posiziona l’Etiopia al 101º posto su 125 paesi . L’agricoltura, che rappresenta il 40% del PIL e impiega il 75% della forza lavoro , è vulnerabile alla volatilità dei prezzi dei fertilizzanti e agli effetti del cambiamento climatico. Le recenti tensioni geopolitiche internazionali, che coinvolgono i principali paesi esportatori, in particolare Russia e Ucraina, hanno determinato un rapido incremento dei prezzi di questi beni: il costo dei fertilizzanti tra il 2020 e il 2022 è aumentato del 170%, frustrando la capacità dei piccoli produttori/produttrici di soddisfare il fabbisogno di input agricoli essenziali . La regione di Oromia, con 4,7 milioni di ettari coltivati , è il cuore della produzione agricola del paese, ma soffre di inefficienze produttive e carenze infrastrutturali. Le woreda di Hitosa e Digaluna Tijo nella zona di Arsi sono emblematiche delle sfide dell’agricoltura in Etiopia.

Obiettivo Generale: Promuovere l’accesso a formazione, impiego dignitoso, fonti di reddito stabili, sicurezza alimentare e pratiche agricole sostenibili per donne, giovani e piccoli produttori e produttrici agricoli in Etiopia, analizzando e mitigando le cause della migrazione irregolare (OSS 4, OSS 2, 0SS 8, 0SS 10)

Obbiettivo Specifico: Offrire alternative sostenibili alla migrazione irregolare promuovendo: i) opportunità di formazione, impiego, inserimento nel mondo del lavoro e microimprenditorialità per donne e giovani di Addis Abeba e nei distretti rurali di Arsi in Oromia (OSS 4, OSS 8); ii) l’accesso a conoscenze, input agricoli e risorse produttive e migliorando le condizioni di sicurezza alimentare e reddito per piccoli produttori e produttrici agricoli nei distretti rurali di Arsi in Oromia (OSS 2); iii) la disseminazione della conoscenza e informazioni sulle dinamiche e i rischi connessi alla migrazione irregolare (OSS 10).

L’intervento proposto WORK2gether è stato progettato sulla base delle esperienze e risultati dei precedenti progetti finanziati dal DLCI implementati dai soggetti proponenti e partners: EMPLOY, PONTI e WORK. In particolare, l’intervento complementa, sia metodologicamente sia operativamente, le azioni di WORK – CUP F16J20000110008 (Relint19), proponendo e consolidando lo stesso partenariato, CEFA-AIDOS-WISE, e capitalizzando sui risultati, le buone pratiche e le lezioni apprese. Inoltre, inserendo come nuovo partner Fondazione ISMU, il progetto prevede una componente di ricerca trasversale e multisettoriale con focus sulle cause e dinamiche della migrazione in Etiopia, in modo da poter approfondire maggiormente la conoscenza del fenomeno e rispondere più efficacemente e puntualmente ai bisogni e al contesto.

ll progetto, si articola su 3 pilastri e mira a facilitare l’accesso di donne e giovani dell’area urbana di Addis Abeba e delle aree rurali di Oromia a opportunità di occupazione e lavoro dignitoso, anche nella microimprenditoria, in linea con OSS 4.4. Si pone inoltre come obiettivo di migliorare le condizioni di vita di piccoli produttori e produttrici agricoli nei distretti rurali di Arsi, attraverso un approccio integrato che potenzi la sicurezza dei sistemi alimentari locali (OSS 2), ed aumenti il reddito a loro disposizione (OSS 8). Tramite il supporto e il trasferimento di competenze e capacità professionali a organizzazioni inclusive con un approccio partecipativo di genere (OSS 8.3) si aumenteranno le opportunità di apprendimento, formazione professionale e tirocini (OSS 4.4) e la conoscenza sui diritti umani e la parità di genere OSS 4.7 mitigando le cause delle migrazioni irregolari (Obiettivo 7 Global Compact for Migration, OSS 5.2, OSS 10.7).

Il primo pilastro e mira a migliorare la qualità dei servizi di formazione offerti a donne e giovani vulnerabili, promuovendo la digitalizzazione delle cooperative di credito e risparmio (SACCO). L’azione prevede l’offerta di servizi integrati per l’avvio di microimprese e di formazione per la ricerca attiva di impiego. Si prevede inoltre di ridurre gli ostacoli alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, ad esempio attraverso la sensibilizzazione sulla salute riproduttiva e la fornitura di servizi per l’infanzia per le partecipanti madri. In Etiopia, la disoccupazione è particolarmente elevata nelle aree urbane, con un tasso di disoccupazione femminile doppio rispetto a quello maschile. Per affrontare questa sfida, ad Addis Abeba il progetto si focalizzerà sul settore tessile e IT, attraverso interventi che includono il rafforzamento delle competenze di enti di formazione, la formazione tecnica e manageriale di donne e giovani, e la promozione della loro partecipazione al mercato del lavoro.

Il secondo pilastro si concentra sul miglioramento delle condizioni di vita dei piccoli produttori agricoli nei distretti rurali di Arsi, Oromia, attraverso un approccio integrato che potenzi la sicurezza alimentare locale e aumenti il reddito disponibile. L’azione prevede la distribuzione di kit agricoli, la formazione su tecniche agricole sostenibili e conservatrici, e il rafforzamento delle cooperative locali, contribuendo a stabilizzare le comunità rurali e ridurre le pressioni economiche che spingono alla migrazione irregolare.

Il terzo pilastro mira a sensibilizzare la popolazione etiope sui rischi legati alle migrazioni irregolari, soprattutto per le donne, particolarmente vulnerabili al trafficking e allo sfruttamento. Attraverso la ricerca-azione, incontri nelle scuole, la produzione di documentari e programmi radiofonici, il progetto intende informare e mobilitare le comunità locali, contribuendo a ridurre i fattori che alimentano la migrazione irregolare e promuovendo l’assunzione di una scelta consapevole dei rischi.

Il progetto sarà realizzato da CEFA e AIDOS in partenariato con l’ONG etiope WISE, attiva da oltre 25 anni nell’empowerment socioeconomico delle donne, e la Fondazione ISMU

Attività implementate da CEFA:

  • A 1.7 Selezione e distribuzione di attrezzature e macchinari per 12 microimprese femminili nel distretto rurale di Arsi;
  • A 2.1 Ricerca scientifica su specificità agroecologiche e zooecologiche e pratiche di agricoltura e allevamento sostenibili e adattive compatibili e catena del valore della filiera agro-alimentare nelle woreda di Digaluna Tijo e Hitosa;
  • A 2.2 Distribuzione di kit agricoli e zootecnici per il rafforzamento del food-system locale ed il sostegno ai piccoli produttori e produttrici agroalimentari vulnerabili;
  • A 2.3 Formazioni in materia di tecniche agricole sostenibili e agricoltura adattiva per il rafforzamento delle capacità produttive e della resilienza dei piccoli produttori e produttrici agroalimentari;
  • A.2.4 Fornitura di attrezzature agricole per la modernizzazione degli strumenti e l’efficienza produttiva delle Cooperative MPC;
  • A.3 attività di sensibilizzazione e informazione sui rischi dell’immigrazione irregolare
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