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Lavandini di comunità: in Somalia per prevenire il virus

24 Marzo 2021

    Il contesto

    La situazione umanitaria della Somalia risulta estremamente critica a causa principalmente dell’intreccio di due fattori: gli effetti dell’instabilità e del conflitto prolungato, ed il drammatico susseguirsi di shocks climatici, caratterizzati dall’alternarsi di prolungati periodi di siccità e stagioni delle piogge al di sotto delle medie stagionali, da una parte, e da forti ed improvvise inondazioni, dall’altra. Inoltre, nel corso del 2019 e della prima metà del 2020, altri due elementi hanno contribuito all’acuirsi della crisi umanitaria in Somalia: l’invasione di “desert locust” e la pandemia di COVID19. Sono 5,2 milioni le persone che nel 2020 necessitano di ricevere assistenza umanitaria.

    La pandemia di COVID19 ha iniziato a diffondersi rapidamente in Somalia, dopo i primi casi registrati a marzo 2020. Dal punto di vista socioeconomico, le restrizioni imposte ai movimenti individuali e la chiusura dei confini nazionali hanno portato ad una riduzione delle attività commerciali e ad un declino delle rimesse, determinando un calo delle prospettive di entrate economiche.

    Il nostro impegno

    CEFA è presente nel distretto di Jowhar, nello stato di Hirshabelle della Somalia centrale, accanto alle comunità locali. L’obiettivo di CEFA è rispondere all’emergenza di sicurezza alimentare aggravata dalle recenti inondazioni e contribuire alla ripresa economica del settore agricolo, limitando l’impatto socio-economico della pandemia di Covid19.

    Il nostro intervento

    CEFA interviene quindi per sostenere la popolazione nella prevenzione alla lotta del Covid 19 con azioni concrete a sostegno della popolazione di questa area. 

    In accordo con il Ministero della Salute dello stato del Hirshabelle, sono state individuate nella città di Jowhar alcune location dove, per affluenza e mancanza di servizi igienici, era prioritario posizionare dei “lavandini di comunità” e pertanto sono state costruite e installate delle Hand-washing station. 

    Questi “lavandini pubblici” sono dei serbatoi da 50 litri di acqua, con sostegno in metallo dotati di rubinetto a pedali per l’acqua e dispenser per il sapone

    Queste stazioni sono state posizionate in diversi luoghi pubblici dislocati per la città. Fra le zone interessate, ci sono due scuole primarie e secondarie – Hanafi e Barsane – frequentate ogni giorno da più 2.000 studenti ; una stazione di polizia in cui giornalmente transitano oltre 200 persone; e il Palazzo Presidenziale, sede di numerosi uffici governavi, dove quotidianamente centinaia di persone transitato e accedono ai servizi

    Le hand-washing station sono di fondamentale importanza all’interno di queste comunità, e verranno usate nei mesi a venire come buona pratica igienica per continuare a combattere e prevenire la diffusione di covid-19 all’interno del paese


    REBOOT – (dib u bilaw) – From Food Security Emergency Relief to Economic Development of Jowhar’s Agricultural Sector.

    INTERVENTO MULTISETTORIALE DI EMERGENZA IN RISPOSTA ALLA CRISI UMANITARIA IN SOMALIA – AID 12026 

    «Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità del CEFA e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia».