Istituzionali

Scontri e Tensioni in Kenya: Le Manifestazioni Contro la Nuova Legge Fiscale

26 Giugno 2024

    Da giorni in Kenya migliaia di persone manifestano contro la nuova legge fiscale, che prevede l’introduzione di nuove tassazioni che porteranno all’aumento di prezzi di beni essenziali come assorbenti e pannolini, in un paese già fortemente colpito dalla crisi economica e dall’inflazione a seguito della pandemia nel 2020 e l’invasione russa in Ucraina nel 2022.

    I nostri colleghi e le nostre colleghe in tutte le contee in cui lavoriamo stanno bene. Nella giornata di ieri però la risposta violenta delle forze di polizia ha causato la morte di almeno 5 persone, con alcune stime che parlano di 10 vittime.

    Per capire meglio la situazione, abbiamo parlato con Riccardo Costagli, il coordinatore regionale dei progetti CEFA in Kenya e Somalia, attualmente a Nairobi.

    La situazione è in continua evoluzione, e ci saranno sviluppi nelle prossime 24 ore. Ieri, vicino al parlamento, un vasto movimento di studenti e giovani di diversa estrazione sociale si è radunato pacificamente per protestare contro le nuove tasse. La reazione della polizia è stata violenta, con l’uso di armi da fuoco contro i manifestanti. Queste manifestazioni, iniziate pacificamente, sono state accolte con durezza dalla polizia, provocando feriti e vittime.

    Il Kenya sta affrontando una grave crisi economica, esacerbata dal COVID-19 e dalla guerra russa in Ucraina, che ha aumentato la disoccupazione e ridotto il potere d’acquisto.

    Il carico fiscale sta diventando insostenibile per molti settori sociali, Il corteo di ieri era composto principalmente da studenti e giovani, amareggiati dalle recenti politiche economiche. Nonostante i tentativi di dialogo, il governo ha risposto con fermezza, dispiegando l’esercito per supportare la polizia nel mantenimento dell’ordine pubblico.

    È stato riportato che ci sono state altre vittime durante la notte, con il rapimento di partecipanti alla manifestazione. Se confermato, questo comportamento delle forze dell’ordine violerebbe diritti umani fondamentali. Condanniamo fermamente l’uso della violenza e dei rapimenti come strumenti di repressione. Chiediamo al governo keniota di avviare un dialogo costruttivo con i manifestanti per trovare soluzioni pacifiche e sostenibili alla crisi attuale.

    Continueremo a monitorare attentamente la situazione per garantire la sicurezza dei nostri operatori.

    Fotografie di Michael Kariuki