RYSE: quando i giovani diventano agenti di cambiamento sociale

Oggi l’ingresso nel mercato del lavoro rappresenta una vera sfida per i giovani. Secondo EUROSTAT, “nel 2021 il 13,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni nell’UE non aveva né un lavoro né un percorso di istruzione e formazione”.
Il progetto RYSE: Reinforcing Youth in Sustainable solutions towards Employment across Europe, cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea, coordinato dall’ONG francese Le Partenariat in partenariato con altre 5 organizzazioni provenienti da Spagna, Ungheria, Romania, Portogallo e per l’Italia, CEFA, cerca di rispondere proprio a questa sfida, cercando di agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro dei e delle giovani, responsabilizzandoli e sensibilizzandoli sulla complessità dello sviluppo sostenibile, sull’interconnessione dei suoi aspetti ambientali, sociali ed ecologici attraverso la promozione dello scambio di conoscenze trasformative e progettando percorsi di formazione e metodi per la partecipazione attiva dei e delle giovani.
Il percorso si svolge specularmente in tutti i paesi coinvolti, ed in Italia, nello specifico a Bologna, 12 persone hanno partecipato all’intero percorso. Al termine del percorso, due gruppi di ragazze e ragazzi hanno partecipato ad un piccolo bando ed ottenuto un budget per l’implementazione e realizzazione delle loro idee progettuali, avendo così la possibilità di realizzare due micro-progetti con finalità sociali.
Il primo progetto ha riguardato l’organizzazione di un evento dal titolo “Inondati di Futuro: giustizia climatica e alluvioni. Un incontro per riflettere e agire”, svoltosi presso Porta Pratello il 22 marzo 2025. L’evento ha unito reportage, ricerca e attivismo, per affrontare le sfide urgenti della giustizia climatica e delle alluvioni. Partendo dalle esperienze delle alluvioni del 2023 in Romagna e del 2024 a Bologna, l’incontro ha stimolato una riflessione sulle loro cause grazie alla moderazione della Meteorologa Sofia Farina e alla partecipazione della dottoranda in Urban Planning Stella de Luca, il fotoreporter Michele Lapini e di Bologna for Climate Justice, oltre ad aver ospitato la mostra “Fango” di Elena Zanfanti.


Il secondo progetto invece è consistito nella creazione di una mini-ricettario dal titolo “La cucina come ingrediente di Inclusione” che colleziona 4 interviste condotte dai e dalle giovani coinvolti/e ad altrettante persone con background migratorio, di origine egiziana, eritrea, filippina e brasiliana, che vivono in Italia con lo scopo di mettere in luce sia le differenze che i punti di incontro tra la cultura italiana e quella delle persone intervistate.
Il mini-ricettario è disponibile presso la sede di CEFA in Via Lame 118, se desideri averne uno, vieni a trovarci.
In collaborazione con i nostri partner europei: Le Partenariat, Anthropolis, Jovesolides España, Aventura Marão Clube – Ciclismo, Casa da Juventude de Amarante, Youth Association from Transylvania.








