ALIMENTAZIONE SANA E SALUTE NELLA PROVINCIA DI SOFALA – ASSA

Il progetto mira a migliorare le condizioni di vita delle famiglie di Sofala, ad assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, e a raggiungere l'uguaglianza di genere e ad emancipare le donne e le ragazze.
Fase progetto: concluso
  • Dove: Mozambico, provincia di Sofala, distretti di Dondo e Nhamatanda.
  • Durata: 12 mesi
  • Beneficiari: 5000 donne appartenenti alle comunità, 300 tra pazienti cronici, donne e ragazze gravide sieropositive  e uomini sieropositivi.
  • Donatori: Regione Emilia – Romagna
  • Partner: Medici con l’Africa (Modena, Reggio Emilia) Associazione KUPLUMUSSANA (Locale) 
  • Titolo originale: ALIMENTAZIONE SANA E SALUTE NELLA PROVINCIA DI SOFALA

    Il progetto vuole migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione di Sofala. In particolare mira a promuovere l’aumento delle conoscenze nutrizionali ed igienico sanitarie delle donne e delle persone affette da malattie croniche, tramite azione di sensibilizzazione e organizzazione di sessioni formative; e a garantire una continuità assistenziale per i pazienti sieropositivi e malati cronici nel contesto pandemico attuale, fornendo assistenza continua, distribuendo kit anti COVID19 e organizzando una campagna di sensibilizzazione sulle azioni da intraprendere per affrontare la pandemia da COVID-19. Inoltre mira a promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne, tramite l’organizzazione di percorsi di formazione che aumentano le loro capacità di resilienza, e che le portino ad essere protagoniste e pianamente partecipi alla vita pubblica.

    Il Contesto

    Il progetto ha luogo nella Provincia di Sofala (2.314.537, INE 2020), una provincia del Mozambico, che presenta una popolazione prettamente rurale (circa il 70%) con alti livelli di povertà. In particolare, il progetto verrà realizzato nei distretti di Dondo e Nhamatanda, dove gli effetti del ciclone IDAI e della pandemia da COVID-19 sono stati particolarmente pesanti sia a livello economico sia a livello socio – sanitario. Lo stato di emergenza che vige nel Paese ormai da Marzo 2020, ha causato notevoli difficoltà a tutta quella fascia di popolazione che vive di “economia informale”: venditori ambulanti, lavoratori a giornata, piccoli trasportatori. A livello socio-sanitario, la provincia presenta indicatori preoccupanti: la mortalità neonatale è di 37 morti ogni 1.000 nati vivi ed è tra le aree del Mozambico con i più alti tassi di prevalenza di HIV, con il 16.3% della popolazione che ne è affetta (IMASIDA, 2015), di cui una porzione significativa (il 7%) è costituita da giovani adolescenti, donne e bambini. La situazione socio-sanitaria, già provata dalle conseguenze del Ciclone Idai, che nel marzo 2019 ha danneggiando la maggior parte delle strutture sanitarie presenti e distrutto le case di numerose famiglie, si è ulteriormente aggravata a causa della pandemia da Covid-19, con un rischio epidemiologico che rimane ancora elevato.

    L’obiettivo

    Il progetto mira a migliorare le condizioni di vita delle famiglie di Sofala, ad assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, e a raggiungere l’uguaglianza di genere e ad emancipare le donne e le ragazze.

    Intervento

    L’intervento coerente con le priorità programmatiche della Regione Emilia Romagna, mira a raggiungere gli obiettivi prefissati, tramite le seguenti azioni: il rafforzamento delle conoscenze inerenti la nutrizione, l’igiene degli alimenti e le buone pratiche igienico-sanitarie per le donne e per gli ammalati cronici della comunità;  la continuità assistenziale per pazienti cronici, donne e ragazze gravide sieropositive e uomini sieropositivi che accedono ai servizi per il trattamento del patologie croniche e il costante sostegno per affrontare le difficoltà causate dalla pandemia di COVID19; la creazione di percorsi e sessione di formazione per le donne per promuovere una loro piena ed effettiva partecipazione nella vita pubblica in ambito politico ed economico.

    Attività programmate

    Per raggiungere gli obiettivi del progetto verranno realizzate le seguenti attività: Realizzazione di sessioni di formazione nutrizionale inerenti le buone pratiche alimentari e buone prassi igienico-sanitarie per le donne delle comunità e le categorie più a rischio (pazienti affetti da patologie croniche, HIV/AIDS).  Attivazione di sessioni di educazione nutrizionale e prevenzione di malattie trasmissibili per via oro-fecale alle donne della comunità. Sensibilizzazione sulle azioni da intraprendere per contenere la diffusione del COVID-19 e distribuzione di kit anti COVID19 per i pazienti affetti da patologie croniche HIV+.  Sensibilizzazione della cittadinanza emiliano-romagnola, in particolare quella delle città di Modena, Reggio Emilia e Bologna.

    Risultati attesi

    Rafforzate le conoscenze inerenti alla nutrizione, igiene degli alimenti e buone pratiche igienico-sanitarie per le donne e per gli ammalati cronici. Garantita la continuità assistenziale ai pazienti cronici, donne e ragazze gravide sieropositive e uomini sieropositivi che accedono ai servizi per il trattamento delle patologie croniche. Fornito sostegno alle categorie più vulnerabili per affrontare le difficoltà causate dalla pandemia di COVID19. Incrementata la partecipazione delle donne nella vita pubblica della comunità.

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