Risposta all’emergenza post-terremoto in Marocco


- Titolo progetto: Risposta all’emergenza post-terremoto in Marocco
- Dove: Regione di Al Haouz, Chichaoua e Taroudant
- Durata: 15 mesi
- Quando: Da settembre 2023 a dicembre 2024
- Beneficiari: I beneficiari del progetto sono i sopravvissuti diretti del terremoto e le comunità locali colpite. Un totale di 6349 persone composte da 2.445 uomini, 2.777 donne, 492 bambine sotto i 6 anni e 635 bambini sotto i 6 anni, sono state le destinatarie delle distribuzioni di kit d’igiene, kit per l’inverno e tende per la messa in sicurezza della popolazione, già a partire dal giorno seguente il terremoto. Per quanto riguarda invece il secondo asse di intervento e quindi il supporto psicosociale per le vittime del terremoto, complessivamente, sono stati formati 115 gruppi di parola con i due psicologi dell’équipe CEFA, di cui 47 gruppi di donne, 7 gruppi di uomini, 43 gruppi di bambini e adolescenti e 18 gruppi di studentesse (dai 12 ai 18 anni). In aggiunta ai gruppi, sono state condotte 199 sessioni individuali, coinvolgendo 73 individui. Inoltre, si sono svolte 45 sessioni familiari, che hanno raggiunto 50 individui.
- Donatori: Prosolidar, Internation Medical Corps (IMC), Chiesa Valdese, ECHO, Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, Caritas Italia
- Partner: Maroc Solidarité Médico-sociale (MS2), Internation Medical Corps (IMC), CESVI, WeWorld, COPE, ISCOS, OVCI, Progetto Mondo
- Titolo originale del progetto: Risposta all’emergenza post-terremoto in Marocco
Contesto
Negli ultimi anni, il Marocco ha affrontato una serie di sfide significative, amplificate dalle ripercussioni economiche della guerra in Ucraina e da una delle peggiori siccità mai registrate nel 2022, che ha destabilizzato la produzione alimentare e aumentato l’inflazione. Questi fattori hanno reso l’accesso a beni di prima necessità sempre più difficile, colpendo in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione. Inoltre, il paese si trova ad affrontare complesse questioni legate alla gestione delle risorse idriche, all’istruzione, all’equità sociale e all’occupazione dignitosa. Il terremoto avvenuto tra l’8 e il 9 settembre 2023, ha aggravato ulteriormente la situazione. Con una magnitudo di 6.8, il sisma ha colpito principalmente le regioni di Marrakech-Safi, Souss Massa e Beni Mellal-Khenifra, causando gravi danni alle infrastrutture e minacciando la sicurezza delle comunità, soprattutto nelle aree montuose e remote. Il terremoto non ha soltanto devastato edifici e strade, ma ha anche provocato profondi scompensi a livello psicofisico tra gli abitanti, amplificando il senso di vulnerabilità e incertezza in una popolazione in alcuni casi già provata da condizioni precarie.
Obiettivo
L’obiettivo generale di questo intervento di emergenza è sostenere la popolazione colpita dal terremoto avvenuto in Marocco tra l’8 e il 9 settembre 2023. La conoscenza del territorio, della lingua, delle istituzioni e delle associazioni presenti sul territorio ha consentito di differenziare gli interventi venendo incontro ai bisogni delle popolazioni colpite sia in termini di primissima emergenza (distribuzione di tende, kit igienico-sanitari e scolastici) che nella fase successiva (riferimento medico ad altre associazioni, assistenza psicosociale per individui e famiglie, attività psico socioeducative con studentesse). Il progetto ha provveduto pertanto a soddisfare i bisogni primari, ma anche a garantire la partecipazione a una rete assistenziale di emergenza con il fine di indirizzare i beneficiari verso servizi sanitari e di protezione specializzati offerti da altri attori umanitari. Non solo, le esperienze traumatiche legate al sisma hanno avuto ripercussioni significative sulla salute mentale e sul benessere delle persone, rendendo urgente l’intervento per fornire supporto psicologico e assistenza alle comunità colpite. In questo contesto, la necessità di un aiuto coordinato è stata fondamentale per affrontare non solo le conseguenze materiali del terremoto, ma anche per sostenere la resilienza e il recupero delle persone, consentendo loro di ricostruire le proprie vite e comunità.
Intervento
Il progetto si articola in 3 azioni principali:
- A1: Distribuzione di beni essenziali e fornitura di alloggi per le persone e le comunità colpite dal terremoto, con l’obiettivo di garantire la loro sicurezza e proteggerle dalle intemperie.
- A2: Creazione di meccanismi di sostegno psicosociale per uomini, donne e giovani adulti vittime del terremoto, mirati a potenziare le loro capacità di affrontare e gestire i traumi.
- A3: Partecipazione ad attività parascolastiche per le studentesse trasferite nei collegi di Marrakech, a seguito del danneggiamento o della distruzione delle scuole in cui si trovavano prima
del terremoto.
Attività Programmate
La prima azione del progetto ha previsto la distribuzione di tende pavimentate realizzate da artigiani locali e adattate alle necessità meteorologiche e familiari della comunità. Si è trattato dunque di tende medio-grandi atte a contenere 5-6 persone (composizione media di un nucleo familiare) e a offrire riparo da pioggia e intemperie, data l’altitudine alla quale si trovano molti dei villaggi colpiti. Inoltre, sono stati distribuiti beni di prima necessità non alimentari, inclusi kit igienico-sanitari e kit dignità (sapone, shampoo, dentifricio, asciugamani, assorbenti, pannolini, detersivi, ecc.), con kit familiari e individuali adattati agli standard umanitari. In più, a causa della mancanza di elettricità in molte delle zone colpite, è stato necessario distribuire lampade e torce a ricarica solare, per facilitare le attività quotidiane nelle ore non diurne e rendere più sicuri i villaggi e gli accampamenti. Infine, per supportare gli alunni privati delle dotazioni scolastiche a causa del terremoto, sono stati distribuiti alcuni kit scolastici contenenti materiale didattico concordato con la Direzione dell’Educazione, come penne, matite e quaderni. Fin dalla prima fase di emergenza e durante il periodo di post-emergenza e ripresa, è stata attivata la seconda azione, che ha previsto l’implementazione di vari meccanismi di sostegno psicosociale per la popolazione locale colpita dal terremoto. Due psicologi altamente qualificati, con esperienza in PSS, hanno condotto gruppi di ascolto nei diversi villaggi coinvolti, rivolti a donne, uomini e giovani adulti. Questi gruppi hanno avuto l’obiettivo di comprendere i bisogni della comunità e attivare risposte di sostegno per le persone afflitte da traumi e disturbi psicosociali, sia preesistenti sia aggravati dall’emergenza. Oltre ai momenti di condivisione collettiva e sensibilizzazione sull’importanza della salute mentale, sono state organizzate anche sessioni individuali per coloro che desideravano approfondire situazioni specifiche in un contesto privato. Tutte le attività sono state condotte secondo un approccio outreach, che ha consentito di garantire un intervento più capillare e inclusivo, riducendo al contempo il rischio di stigma e le difficoltà di accesso ai servizi di salute mentale. A seguito del terremoto, molti edifici scolastici sono stati gravemente danneggiati o distrutti. Oltre a istituire scuole temporanee in tende, alcuni studenti e studentesse di età compresa tra 12 e 18 anni sono stati trasferiti dai villaggi verso la città. È in questo contesto che abbiamo attivato la seconda fase della nostra risposta. Nella città di Marrakech, dove alcune di queste giovani sono state accolte, abbiamo organizzato diverse attività socio educative pilota per facilitare il loro adattamento in un contesto lontano dalle famiglie, attraverso l’aiuto di esperti/e. Le nostre iniziative hanno integrato momenti ludici con attività sociali, creando uno spazio di supporto e interazione per le ragazze. Questo approccio ha contribuito a migliorare il loro benessere emotivo e sociale, aiutandole a superare il trauma subito e favorendo un graduale ritorno alla normalità. In aggiunta a queste attività, i nostri due psicologi, che avevano già condotto gruppi di parola e sessioni individuali nei villaggi, hanno avviato un programma nei collegi con le studentesse. A partire da ottobre di quest’anno, entrambe le iniziative saranno estese anche al gruppo di studenti, dato il successo ottenuto. In questo modo, miriamo a garantire un sostegno continuo e integrato a tutti i giovani colpiti dall’emergenza. In parallelo, sono stati distribuiti kit per l’igiene personale a tutti gli studenti e alle studentesse presenti nelle due case dello studente di Marrakech, oltre a materiale per la pulizia degli spazi comuni.
Risultati
Ad oggi, grazie a questo progetto, CEFA è riuscito a offrire un supporto efficace sia nella risposta alla prima emergenza sia nello sviluppo di azioni a medio e lungo termine per la ripresa delle comunità marocchine colpite dal terremoto. Oltre a garantire un riparo e beni di prima necessità a più di seimila persone, abbiamo dedicato particolare attenzione alla fondamentale ripresa psicosociale delle vittime e delle loro famiglie. Abbiamo accompagnato donne, uomini e giovani studenti nel loro percorso verso un ritorno normale e dignitoso alla vita quotidiana, attraverso un ampio ventaglio di attività adattate alle specifiche esigenze di ciascun gruppo. La presenza di due psicologi clinici all’interno del nostro team ha consentito di garantire continuità alle azioni intraprese, seguendo un programma ben strutturato e mirato. In questo modo, durante le sessioni abbiamo potuto affrontare anche il tema delle disuguaglianze e delle difficoltà già esistenti prima del terremoto, contribuendo a un recupero più completo e sostenibile.





