L’inclusione va in scena: giovani raccontano con il cinema
Promuovere l’inclusione attraverso il cinema è possibile? Noi crediamo di sì.
Ieri mattina, presso il Cinema Arlecchino di Bologna, abbiamo incontrato 58 studenti e studentesse del Liceo Artistico Arcangeli per assistere alla prima proiezione dei cortometraggi realizzati grazie al progetto “Elephant Man“.

Questo impegno ci ha visti impegnati negli ultimi mesi in laboratori e incontri che hanno coinvolto educatori, educatrici e giovani provenienti da Spagna, Grecia, Italia, Polonia e Libano. Il risultato sono quattro cortometraggi che affrontano il tema dell’inclusione, realizzati dagli stessi giovani partecipanti sotto la guida del regista Renato Giugliano.
Il progetto “Elephant Man” è nato con l’obiettivo di combattere l’intolleranza e la discriminazione, promuovendo l’inclusione e la cittadinanza attiva tra le giovani generazioni. Attraverso l’uso dell’arte visiva e del cinema, i partecipanti hanno potuto esplorare e raccontare le proprie storie personali, contribuendo alla costruzione di una narrazione inclusiva.

Durante la fase di produzione del corto realizzato in Italia al Liceo Arcangeli, gli studenti e le studentesse hanno sperimentato diverse sfide e soddisfazioni.
Emma ha condiviso:
All’inizio abbiamo dovuto trovare il nostro equilibrio. Abbiamo deciso di non scegliere una sola esclusività; non volevamo essere esclusivi parlando di inclusività, cercando di affrontare tutte le discriminazioni. È stato interessante vedere tante persone lavorare contemporaneamente e scoprire quanto ognuno di noi sia capace nel proprio ruolo: la fotografia, il trucco, i costumi, la sceneggiatura. Abbiamo mobilitato interi armadi per scegliere. Sono stati tutti bravissimi, chiusi ore e ore a fare riprese. Tutti sapevano di essere necessari e importanti, e anche questo parla di inclusività; questa è la parte più bella.”


Indro ha raccontato la sua esperienza sul set:
Ho dovuto aspettare un bel po’ prima di fare la mia parte ed ero truccato. Sono andato in giro truccato con i lividi e vestito da donna, attirando parecchi sguardi. Mi sono molto calato nel personaggio e ha funzionato.
Il regista Renato Giugliano ha elogiato il lavoro svolto:
Tutto il mood di ogni personaggio è stato sviluppato in maniera cinematografica, molto adulta. Il cubano e i suoi tatuaggi, la ragazza. Sono molto soddisfatto che le cose funzionino, divisi in reparti. Il trucco e parrucco in sinergia, un lavoro di un dinamismo importante.”

Lisa ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra:
È stato molto interessante, abbiamo avuto problemi con la telecamera, con la schedina, ma abbiamo avuto la fortuna di avere la macchina del fumo per creare l’ambiente, l’aiuto scenografo per coprire banchi, spostare statue e sedie. Abbiamo creato scenografie, trucco e parrucco e avuto attori molto molto bravi.”
Tazio, che si è dedicato alla sceneggiatura, ha espresso la sua soddisfazione:
Ci tenevo a dire che questa scelta è stata fatta tenendo conto degli argomenti e del dover fare un lavoro di gruppo; ci tenevo che non cadesse nel banale o nel retorico e sono davvero felice sia riuscito davvero bene. Congratulazioni davvero a tutte le persone che hanno partecipato.


La professoressa Moretti ha aggiunto:
Sono 19 i protagonisti che ringraziamo. Hanno lavorato dal 9 al 12 di settembre, prima dell’inizio della scuola. Questo è un progetto europeo che ha comportato tanto impegno da parte dei ragazzi. Ci auguriamo che questa testimonianza reale e concreta sia di buon auspicio per il futuro.
Il regista Renato Giugliano ha poi concluso:
Questo lavoro non si fermerà. Continueremo a fare proiezioni e cercheremo, come facciamo sempre quando finiamo un progetto, di partecipare ai festival e diffondere questi corti il più possibile. Lo facciamo perché vogliamo esporci, parlare e sollevare una coscienza comune. Il nostro dovere è continuare a restituire questo lavoro. Spero presto di darvi comunicazione di nuovi eventi.”
La settimana prossima si terrà un evento conclusivo a Valencia, dove rappresentanti dei cinque paesi coinvolti, inclusi alcuni studenti del Liceo Arcangeli, si incontreranno per un ulteriore momento di inclusività e confronto e visione dei 4 corti.







