Un incubatoio per la sicurezza alimentare in Tanzania: la Matembwe Village Company
Ci sono storie di solidarietà che vanno avanti da una vita. Una di queste riguarda il legame tra CEFA e la Matembwe Village Company (MVC) in Tanzania, società fondata da John Kamonga con il contributo di CEFA e della Diocesi di Njombe nel 1989.
Fin dalla fondazione della società, uno dei progetti portati avanti tra MVC e CEFA consiste nella costruzione di un incubatoio di uova per poter distribuire pulcini a famiglie locali e contrastare l’insicurezza alimentare. Nella zona centrale del villaggio di Matembwe fu quindi costruito un incubatoio con 7 incubatrici capaci di rispondere alle esigenze della comunità.
Pulcini in salute per più famiglie
Da decenni la Matembwe Village Company distribuisce pulcini, tramite donazione o vendita. Nei prossimi mesi, questa attività verrà implementata in un progetto più ambizioso: l’obiettivo è quello di migliorare la qualità dei pulcini e aumentare il numero di distribuzioni per raggiungere più persone. Per far questo, l’allevamento dei pulcini nell’incubatoio verrà prolungato a 45 giorni prima della distribuzione, per poter garantire maggior cura nell’alimentazione e sostegno nella prima fase di crescita.
In seguito, la distribuzione. Insieme alle autorità locali e al personale sanitario locale, la MVC sta individuando le famiglie più vulnerabili tra la comunità locale, tra chi è già affetto o a rischio di forte malnutrizione.


Le 200 famiglie che abbiamo indicato nel progetto saranno identificate insieme con le autorità locali ed i Community Health Workers, sulla base di alcuni criteri che saranno stabiliti insieme. L’attenzione sarà focalizzata verso famiglie già affette da o a forte rischio malnutrizione, e pertanto sarà di primaria importanza la collaborazione con l’ospedale di Matembwe e con i dispensari di salute dei villaggi limitrofi, dove il personale sanitario ha già in carico una serie di famiglie con bambini affetti da malnutrizione cronica.
John Kamonga
I nuclei familiari individuati quindi riceveranno gratuitamente lo start-up kit con cui avviare un proprio allevamento domestico: 5 pulcini, di cui 4 galline e un gallo, medicinali e mangime. Alle famiglie verrà solo chiesto di garantire uno spazio adeguato e sicuro dove poter allevare gli animali ricevuti in dono.


Un nuovo incubatoio per la regione di Njombe
L’ambizione del progetto non si ferma però qui. Per poter aumentare il numero di uova covate, e raggiungere più persone bisognose, la MVC sta ultimando la costruzione di un nuovo incubatoio al di fuori del centro abitato, dove poter disporre di altre incubatrici e possibilmente una schiusa per gli ultimi giorni di cova delle uova. Un grande investimento per crescere, per fornire più pulcini con cui raggiungere i bisogni di più persone a forte rischio di malnutrizione.
Ogni anno la MVC immette sul mercato locale in media 250.000 pulcini, di cui circa 112.000 sono venduti nella regione di Njombe, tra galline ovaiole e galletti da carne. Si stima che l’attuale produzione derivata sia di oltre 14 milioni di uova l’anno; contribuendo in maniera significativa all’apporto di proteine di origine animale nelle diete delle famiglie locali.
Grazie a interventi come questo, si stima che il valore complessivo commerciale generato dalla vendita di prodotti da parte delle famiglie sia di circa 4 miliardi di scellini. Risorse che circolano all’interno delle comunità rurali, sostenendo famiglie, rivenditori, trasportatori e fornitori. Con la realizzazione di un nuovo incubatoio e l’acquisto di altre incubatrici e una schiusa, saranno sempre di più le famiglie nella regione di Njombe che potranno riempire il proprio piatto di proteine di origine animale, con proiezioni fino a 500.000 persone.

Il legame tra CEFA e MVC iniziato dagli anni Ottanta prosegue ogni anno fornendo un esempio di cooperazione sostenibile nel tempo. Una storia locale di crescita di comunità, grande partecipazione locale che a distanza di anni da seme è germogliato in frutti concreti. Una storia che coltiviamo in Tanzania per continuare a contrastare la fame e andare oltre.