Riempi il Piatto Vuoto 2025

Contro la fame e la guerra, per il diritto al cibo
📅 11 ottobre 2025
📍 Piazza Maggiore, Bologna
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’11 ottobre Piazza Maggiore a Bologna si è riempita ancora una volta di migliaia di piatti vuoti per l’evento di Pixel Art urbana più grande al mondo.
In un tempo segnato da conflitti e instabilità, volevamo portare l’attenzione sulle radici della fame e sull’urgenza di affrontarle con coraggio e responsabilità: la fame è infatti la prima causa di migrazione forzata nel mondo.
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Un’installazione per riflettere
Quest’anno, 3.000 piatti hanno composto un’illustrazione visibile dall’alto, creata in collaborazione con l’illustratrice Beatrice Alemagna, che ringraziamo per la sua generosità.
L’opera rappresenta un grande uccello in volo che trasporta una bambina.
Tra le mani, la bambina stringe un piatto vuoto e sussurra al suo compagno di viaggio:
“Viaggio perché ho fame.”
Un’immagine che ci interpella: dove si mangia? Chi ha il diritto di mangiare? Cosa possiamo fare noi?

Un gesto simbolico, un impegno reale
RIEMPI IL PIATTO VUOTO è molto più di un’opera artistica. È un’azione concreta che si muove su due fronti.
In Italia, attraverso una colletta alimentare, abbiamo raccolto cibo destinato alle mense solidali della città di Bologna, grazie al supporto della Caritas Diocesana e delle realtà che ogni giorno si prendono cura di chi vive in povertà.
Nel mondo, abbiamo raccolto fondi per sostenere progetti agricoli e alimentari in Etiopia, Kenya, Somalia e Mozambico, che puntano a migliorare i processi produttivi, aumentare la resilienza climatica e garantire reddito e sicurezza alimentare.
Il nostro impegno però non è finito qui. Anche dopo la piazza, la nostra campagna continua per rilanciare l’obiettivo, tanto ambizioso quanto necessario: portare 100.000 persone fuori dalla fame attraverso interventi di sviluppo agricolo, formazione, accesso all’acqua, semi resistenti al clima e nuove tecniche sostenibili.
Perché nessuno debba più dire: “Viaggio perché ho fame.”













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