Compostons ensamble

Fase progetto: in corso
  • Titolo progetto: Compostons ensamble
  • Dove: Regione di Fes-Meknes (circoscrizioni di Taounate e Ghafsai)
  • Durata: 36 mesi
  • Beneficiari: 75 Agricoltori locali (inclusi giovani e donne), che saranno protagonisti di un percorso di rafforzamento di capacità e dell’avvio di Farmer’s Field Schools per l’utilizzazione del compost.
    Cooperative agricole e associazioni, coinvolte nella strutturazione di una catena di valori legata alla produzione, commercializzazione e distribuzione di compost e alla gestione eco-efficiente dei rifiuti locali. Le cooperative agricole e le comunità rurali saranno inoltre protagoniste del processo di valutazione partecipativa di progetto, basato sull’impatto.
    Giovani NEET e donne in situazione di vulnerabilità, destinatari prioritari di formazione e inclusione nella filiera del compost e di accompagnamento verso l’avvio di idee imprenditoriali nell’ambito dell’imprenditoria verde.
    Autorità locali e tecnici pubblici, coinvolti in un’ottica di sostenibilità e replicabilità. I rappresentanti degli enti locali beneficeranno di un percorso di formazione di formatori, volto a rafforzarne le competenze e permettergli di fare il monitoraggio a livello del territorio sull’implementazione delle pratiche agro ecologiche proposte dal progetto.

    Il contesto

    Le circoscrizioni di Taounate e Ghafsai, nella regione di Fès-Meknès, rappresentano una delle realtà più dinamiche sul piano agricolo ma anche tra le più esposte agli effetti della crisi climatica e alla degradazione ambientale.

    Una delle principali problematiche rilevate è la gestione inefficace dei rifiuti organici. Ogni settimana, i numerosi souk (mercati locali) e le attività agricole producono grandi quantità di scarti vegetali e animali, che vengono spesso bruciati o abbandonati indiscriminatamente nei campi o lungo i corsi d’acqua. Questa pratica contribuisce non solo all’inquinamento dei suoli e delle falde, ma anche al deterioramento della qualità dell’aria, con impatti negativi sull’equilibrio degli ecosistemi locali.

    Secondo dati della FAO e del Ministero marocchino dell’Agricoltura, circa il 60% dei suoli coltivati del Paese mostra segni di degradazione a causa dell’uso scorretto di input chimici e dell’assenza di pratiche rigenerative. Ciò si traduce in un calo della produttività agricola e un aumento dei costi di produzione, aggravando le difficoltà economiche di piccole e medie aziende agricole a conduzione familiare. Parallelamente, i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più instabili le condizioni meteorologiche

    In questo contesto, il compostaggio emerge come una soluzione innovativa e accessibile per rispondere a molte di queste criticità. La trasformazione dei rifiuti organici in compost permette infatti di restituire sostanza organica ai terreni, migliorarne la struttura fisica, aumentare la capacità di ritenzione idrica e nutrire le colture in modo naturale, riducendo così la necessità di input esterni e contribuendo a un’agricoltura più resiliente.

    Il progetto mira quindi a costruire un modello di economia circolare fondato sull’agroecologia, la valorizzazione dei saperi locali e la promozione dell’imprenditorialità sostenibile, in particolar modo tra le fasce più vulnerabili della popolazione (donne e giovani, pur essendo protagonisti della vita produttiva rurale, restano spesso ai margini dei processi decisionali e dell’accesso a risorse economiche e formative. Il tasso di disoccupazione giovanile nella regione supera il 20%, e molte donne, pur coinvolte nel lavoro agricolo, non hanno accesso diretto ai mezzi di produzione, ai guadagni, né a servizi di accompagnamento).

    L’obiettivo

    L’obiettivo generale del progetto è quello di rafforzare la sostenibilità dell’agricoltura rurale nei cerchi di Taounate e Ghafsai attraverso la valorizzazione dei rifiuti organici e la promozione di pratiche agroecologiche inclusive.

    In particolare, mira a:

    • Migliorare la fertilità dei suoli promuovendo il compost come alternativa agli input chimici.
    • Rafforzare le competenze locali in materia di agroecologia e gestione sostenibile.
    • Stimolare l’economia locale con la creazione di una filiera del compost e sostegno a microimprese agroecologiche.

    L’intervento

    Il progetto “Compostons Ensemble” mira a produrre un cambiamento profondo e duraturo nel modo in cui le comunità rurali di Taounate e Ghafsai vivono e praticano l’agricoltura, attraverso l’implementazione di un vero processo trasformativo che intende costruire un’agricoltura rigenerativa, equa e radicata nel territorio, capace di rispondere con efficacia alle sfide ambientali e sociali del presente e del futuro.

    L’impatto atteso si articola su diversi livelli – ambientale, economico, sociale e istituzionale – e punta a generare benefici concreti sia nel breve che nel lungo periodo.

    Attività Programmate

    • La gestione eco-efficiente delle risorse naturali, in particolare dell’acqua, attraverso tecniche come la raccolta delle acque piovane, l’uso di compost ad alta capacità di ritenzione idrica e l’adozione di sistemi di irrigazione di precisione (goccia a goccia).
    • L’uso sistematico di fertilizzanti organici, primo fra tutti il compost prodotto localmente, che migliora la struttura del suolo, ne aumenta la biodiversità microbiologica e riduce la dipendenza da fertilizzanti chimici, spesso costosi e nocivi. 
    • La conservazione dei suoli, attraverso la copertura vegetale, il minimo disturbo del terreno, le coltivazioni su curve di livello e le rotazioni colturali. 
    • La partecipazione comunitaria, intesa non solo come coinvolgimento simbolico, ma come co-costruzione di soluzioni con le comunità locali. I contadini, le cooperative, le donne e i giovani sono accompagnati a diventare protagonisti del cambiamento, attraverso momenti di formazione sul campo, gruppi di confronto peer-to-peer e scambi di buone pratiche tra territori.

    Risultati

    • Produzione annuale di 120 tonnellate di compost arricchito.
    • Sostegno a 10 microprogetti locali.
    • Creazione di un’unità di produzione e distribuzione di compost, gestita da una cooperativa locale. 
    • 80% degli agricoltori adotta il compost.

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