NASIJ

L’obiettivo generale del progetto NASIJ è di contribuire alla generazione diretta di opportunità di impiego dignitoso, rafforzando la qualificazione e l’impiegabilità dei giovani all’interno di processi territoriali per lo sviluppo e l’innovazione in settori e filiere strategiche.
Fase progetto: in corso
  • Titolo Progetto: NASIJ – Nuove alternative sostenibili per l’inserimento dei/le giovani nel settore tessile
  • Dove: Tunisia. Regione del Sahel (centro-est): Governatorati di Monastir, Mahdia e Sfax
  • Durata: 24 mesi
  • Quando: da 01/10/2024 a 30/09/2026
  • Beneficiari: Almeno 1980 NEET, di cui il 60% donne (1188), saranno direttamente coinvolti nelle attività del progetto. Con NEET si fa riferimento a giovani di età compresa tra i 18 ei 35 anni che non lavorano, non frequentano istituti educativi o formativi o che svolgono un’attività altamente precaria e/o informale; almeno 3710 giovani (18-35 anni) e donne over 35 (almeno il 50%, 1855) già inseriti.e in un percorso scolastico o lavorativo saranno direttamente coinvolti.e nel progetto; 45 formatori dei centri di formazione professionale parteciperanno a un programma di formazione; 30 operatori di organismi pubblici e privati riceveranno formazione certificata; almeno 45 attori regionali e 30 attori nazionali impegnati nella promozione del diritto a un lavoro dignitoso parteciperanno a tavoli di concertazione e eventi su scala nazionale; 3 centri pubblici di formazione saranno potenziati, e 3 Espaces Entreprendre e 12 Bureaux d’emploi riceveranno assistenza tecnica; 30 imprese tunisine e 5 imprese italiane beneficeranno di supporto tecnico e finanziario.
  • Donatori: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)
  • Partner:COSPE-Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti Onlus, AIFO, PIN/UNIFI, Università di Monastir-ISMM, FTDES, CITET, CETTEX
  • Titolo originario progetto: NASIJ – Nouvelles Alternatives Soutenables pour l’Insertion des Jeunes dans le secteur textile (AICS)

    Il settore tessile tunisino conta 1509 imprese registrate che impiegano più di 10 operai-e, tra le quali 714 si trovano nella regione Centro-Orientale, che conferma il suo ruolo economico centrale (Agence de Promotion de l’Industrie et de l’Innovation APII, Annuaire des entreprises, 2024). 

    Circa l’83% delle imprese si concentra sull’esportazione (20% delle esportazioni totali della Tunisia) che ha come paesi destinatari prevalentemente quelli europei. Il tessile offre impiego a circa 176.000 persone – in maggioranza giovani donne – che rappresentano più del 30% dei lavoratori-trici del settore manifatturiero. La partecipazione di questo settore all’economia del paese è aleatoria e ha una tendenza progressivamente discendente, al contrario delle cifre promettenti degli ultimi anni legate principalmente alla svalutazione del dinaro rispetto all’euro, cosa che ha favorito le esportazioni verso la comunità europea. Ciò riflette dunque la fragilità del settore e la sua forte dipendenza dal mercato europeo, cosa che lo espone anche a forti rischi, legati alla mancanza di investimenti nell’innovazione. Parallelamente, nonostante l’offerta di impiego importante, il settore risulta poco attrattivo per i-le giovani e le donne in particolare, in considerazione di condizioni di precarietà e sfruttamento, la mancanza di prospettive di carriera, la difficoltà a ricollocarsi dopo una certa età. 

    Tali elementi sottolineano la necessità di adottare un approccio olistico che inglobi la formazione, il miglioramento delle condizioni di lavoro, la promozione di un ambiente di lavoro dignitoso e di condizioni rispettose dei diritti delle persone, rivitalizzando l’interesse dei-lle lavorator-tric-i del settore, in primis i giovani uomini e le donne capofamiglia. 

    Secondo l’APII, il settore delle Industrie Tessili e dell’Abbigliamento è considerato strategico per l’Economia Nazionale, ed è il principale settore dell’industria manifatturiera in termini di esportazioni, occupazione e valore aggiunto. Un profilo strategico che per sfruttare tutta la sua potenzialità di sviluppo, dovrà di necessità concentrarsi sul migliorare le condizioni di lavoro, la formazione e la consapevolezza della sua forza lavoro, sullo sviluppare la sostenibilità sociale e ambientale. 

    L’obiettivo generale del progetto NASIJ è di contribuire alla generazione diretta di opportunità di impiego dignitoso, rafforzando la qualificazione e l’impiegabilità dei giovani all’interno di processi territoriali per lo sviluppo e l’innovazione in settori e filiere strategiche.

    NASIJ favorisce lo sviluppo sostenibile e stimola una crescita economica duratura e inclusiva, garantendo opportunità di occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. Per

    raggiungere questi obiettivi, l’azione si impegna, coerentemente con la Strategia di 

    Cooperazione Italiana e Strategia di Orientamento per la Tunisia 2035 e con le direttive del Memorandum d’Intesa tra Italia e Tunisia (2021-2023), a rafforzare i servizi pubblici esistenti, a sostenere le micro, piccole e medie imprese e l’imprenditoria sociale.  

    La proposta vuole facilitare e aumentare le opportunità di impiego dignitoso e innovazione in chiave di transizione ecologica e sociale nel settore di riferimento a Monastir, Mahdia e Sfax, regioni con alto potenziale migratorio e sacche di povertà elevate tanto nelle periferie dei capoluoghi quanto nelle aree extraurbane a carattere prevalentemente rurale. 

    Pertanto, investe nella formazione dei-lle giovani NEET e delle donne che integrano per la prima volta al mondo lavorativo, che hanno perso il lavoro o necessitano di una riconversione lavorativa, creando le condizioni per uno sviluppo di tutta la filiera tessile in chiave di maggiore sostenibilità ambientale e sociale e aumentando le opportunità di lavoro dignitoso nel settore.

    Il progetto affronta in modo sistematico le sfide strutturali del settore tessile, con un’attenzione particolare ai bisogni di apprendisti, lavoratori e NEET, in particolare giovani e donne. L’approccio integrato valorizza il ruolo degli attori locali e mira a favorire un’occupazione dignitosa e sostenibile attraverso azioni concrete e coordinate.

    Una delle prime azioni realizzate è il diagnostico partecipativo, concepito per analizzare le difficoltà affrontate dai lavoratori del settore e identificare gli ostacoli che limitano il corretto incontro tra domanda e offerta di lavoro. I risultati raccolti guidano la costruzione di una griglia di valutazione e l’individuazione delle imprese partner, attraverso convenzioni con reti e cluster di aziende sostenibili in Tunisia e in Italia.

    Sulla base delle esigenze emerse, il progetto implementa percorsi formativi modulari e di breve durata, accessibili a NEET e lavoratori del settore, sviluppati in collaborazione con le imprese e le piattaforme formative locali. Questi corsi si affiancano alla creazione di programmi professionalizzanti certificati, pensati specificamente per giovani e donne, in partenariato con centri di formazione settoriali, per rafforzare le competenze tecniche e favorire l’inserimento nel mercato del lavoro.

    Per ampliare la partecipazione e l’accesso alle opportunità formative, è in corso una campagna informativa e di orientamento rivolta ai giovani NEET. L’azione è accompagnata da servizi di coaching individuale e dall’erogazione di borse per apprendistato, strumenti chiave per facilitare l’inserimento lavorativo e promuovere percorsi di specializzazione in sinergia con le imprese partner.

    Il progetto sostiene inoltre l’avvio di iniziative imprenditoriali giovanili e femminili nel settore tessile, offrendo accompagnamento tecnico e finanziario per la creazione di filiere sostenibili. Parallelamente, campagne di sensibilizzazione e animazione territoriale promuovono pratiche di innovazione sociale, tutela dei diritti e consumo consapevole, contribuendo a costruire un contesto favorevole per l’imprenditorialità responsabile e il lavoro dignitoso.

    Un’altra linea d’intervento riguarda il rafforzamento dei centri di formazione, con attività di aggiornamento per formatori e interventi sulle infrastrutture formative, per garantire percorsi sempre allineati con le richieste del mercato. Vengono inoltre attivati meccanismi di coordinamento tra attori pubblici e privati, centri di formazione e servizi per l’impiego, con l’obiettivo di agevolare l’orientamento e l’inserimento professionale dei giovani diplomati.

    Infine, sono attivi partenariati tecnici e scambi di buone pratiche tra università e imprese italiane e tunisine. Questi momenti di confronto si articolano in tavoli di discussione locali e nazionali, favorendo un dialogo multi-attore per adattare l’offerta formativa alle esigenze del settore e rafforzare la dimensione sociale e ambientale della filiera tessile.

    Attraverso queste azioni integrate, il progetto contribuisce alla creazione di un ecosistema inclusivo e sostenibile per il lavoro nel settore tessile, valorizzando le competenze dei giovani e delle donne e promuovendo percorsi di crescita personale, professionale e comunitaria.

    Il progetto affronta in modo sistemico le sfide del settore tessile, con un focus sui bisogni di apprendisti, lavoratori e NEET, in particolare giovani e donne. L’approccio integrato valorizza il ruolo degli attori locali e mira a promuovere un’occupazione dignitosa e sostenibile attraverso azioni concrete, costruite in dialogo con il territorio.

    Le attività si articolano a partire da un’analisi partecipativa dei bisogni, che coinvolge lavoratori, imprese e reti locali, con l’obiettivo di comprendere le difficoltà nell’accesso al lavoro dignitoso e gli ostacoli che limitano il matching tra domanda e offerta. Questo processo consente di individuare le imprese del territorio e analizzare le loro esigenze in termini di forza lavoro e qualificazione professionale. I dati raccolti orientano la progettazione degli interventi e l’attivazione di convenzioni con reti e cluster di imprese sostenibili, sia in Tunisia che in Italia.

    Su questa base, il progetto mette in campo percorsi formativi flessibili e brevi, destinati a NEET e lavoratori del settore tessile, sviluppati in collaborazione con imprese e piattaforme formative locali. A questi si affianca la progettazione di corsi professionalizzanti certificati, rivolti in particolare a giovani e donne, in partenariato con centri di formazione settoriale. L’obiettivo è dotare i partecipanti delle competenze richieste dal mercato e facilitare il loro ingresso o reinserimento nel mondo del lavoro.

    Per garantire una diffusione capillare delle opportunità, è attiva una campagna informativa e di orientamento rivolta ai giovani NEET. Il percorso di accompagnamento include sessioni di coaching individuale e borse per apprendistato, strumenti fondamentali per promuovere la specializzazione professionale e favorire l’integrazione lavorativa, in stretta collaborazione con le imprese partner.

    Un’attenzione specifica viene rivolta alla promozione dell’imprenditorialità giovanile e femminile nel settore tessile, attraverso un accompagnamento tecnico e finanziario per l’avvio di micro e piccole imprese. Parallelamente, campagne di sensibilizzazione e animazione territoriale sostengono pratiche di innovazione sociale, tutela dei diritti e consumo consapevole, contribuendo a costruire un contesto favorevole allo sviluppo di filiere sostenibili.

    Il progetto rafforza inoltre la qualità e la capacità dei centri di formazione professionale, attraverso attività di formazione dei formatori e il miglioramento delle infrastrutture. Viene promosso un coordinamento tra attori pubblici e privati, centri formativi e servizi per l’impiego, per facilitare l’orientamento e l’inserimento lavorativo dei giovani diplomati.

    Completano il quadro progettuale gli scambi e partenariati tecnici tra università e imprese italiane e tunisine, finalizzati alla condivisione di buone pratiche e alla promozione della sostenibilità sociale e ambientale nel settore. Attraverso tavoli di lavoro multi-attore, attivati a livello locale e nazionale, si facilita un dialogo strutturato per adeguare l’offerta formativa alle esigenze del mercato e sostenere un lavoro dignitoso per tutte e tutti.

    Nel suo insieme, il progetto contribuisce alla creazione di un ecosistema territoriale inclusivo, capace di rafforzare le competenze professionali, stimolare l’imprenditorialità e sostenere lo sviluppo di un settore tessile più equo e sostenibile.

    Il progetto si articola su tre risultati chiave volti a rafforzare il settore tessile tunisino, migliorare la formazione, l’occupazione e le opportunità per giovani, donne e gruppi vulnerabili, promuovendo una maggiore sostenibilità sociale e ambientale.

    R1: Il primo risultato riguarda il rafforzamento dell’offerta di formazione professionale, rendendola più allineata ai bisogni delle imprese nel settore tessile. Attraverso 30 collaborazioni tra enti di formazione e imprese, 600 giovani (di cui almeno 400 donne) miglioreranno le loro competenze tecniche, professionali e trasversali. I percorsi di formazione sono mirati alla transizione ecologica e sociale, con l’obiettivo di ridurre del 20% il tasso di abbandono nei centri di formazione pubblici.

    R2: Il secondo risultato mira a promuovere opportunità di impiego e autoimpiego per giovani, donne e categorie vulnerabili. Almeno 150 persone, di cui 70 giovani tra i 18 e i 25 anni e almeno 100 donne a rischio di marginalizzazione, accederanno a opportunità di lavoro dignitoso in imprese tessili sostenibili. Inoltre, 30 imprese consolidate nel settore miglioreranno la loro quota di mercato e la capacità di offrire impiego stabile e adeguatamente remunerato.

    R3: Il terzo risultato è volto a rafforzare il coordinamento tra attori, istituzioni e servizi locali per la formazione e la creazione di impiego. Almeno 75 formatori, di cui 40 donne, miglioreranno le loro capacità di fornire servizi coordinati e adeguati. Inoltre, 45 strutture locali e nazionali saranno coinvolte in meccanismi di concertazione per promuovere strategie di impiego dignitoso, e 4 meccanismi di dialogo interistituzionale saranno avviati per facilitare il matching tra domanda e offerta di lavoro nel settore.

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