Strength



- Titolo del progetto: Strength
- Dove: Southern Region; Wolaita, Gofa e Gamo Zones.
- Durata:21
- Quando: 24/6/2024 – 23/3/2026
- Beneficiari:1370 agricoltori, 1370 allevatori
- Donatori: AICS
- Partner: CVM, ECC-SDCO
- Titolo originale: Rafforzamento della sicurezza alimentare e dei servizi WASH nelle Gamo, Gofa e Wolayta Zone – AID 12882/02/0
Il contesto
In Etiopia, anni di conflitti e ricorrenti shock climatici hanno portato a una prolungata crisi umanitaria e acute tensioni politiche, un ciclo di crisi multiple, spesso sovrapposte, stanno aggravando i bisogni umanitari in tutto il Paese. Le Nazioni Unite, nel loro ultimo report “Humanitarian Needs Overview 2024”, hanno stimato che nel 2024 in Etiopia 21,4 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria, tra le quali 15,8 milioni hanno acuto bisogno di sicurezza alimentare e nutrizionale.
Nonostante la notevole crescita socioeconomica degli ultimi due decenni, l’Etiopia rimane altamente suscettibile agli shock climatici, esacerbati da cruenti conflitti e continue violenze e insicurezza in alcune aree del paese. Una combinazione di rapida crescita della popolazione e dipendenza dall’agricoltura pluviale lascia l’economia e milioni di etiopi a rischio acuto di siccità e altri shock indotti dal clima
Nel sud del Paese, la resilienza della terra e delle persone è stata significativamente indebolita dalla crescente frequenza e intensità degli shock climatici. Le piogge intense, le inondazioni e la siccità hanno contribuito all’erosione del suolo, alla desertificazione, al degrado del suolo e alla perdita di biodiversità e fauna selvatica. Le piogge ricevute durante la stagione marzo-maggio 2023 hanno fornito un sollievo temporaneo alle comunità colpite dalla siccità attraverso il rifornimento di fonti d’acqua superficiali e la rigenerazione dei pascoli. Purtroppo, in assenza di un sostegno solido e duraturo per la ripresa, la condizione umanitaria delle vulnerabili comunità di agricoltori e pastori rimarrà disastrosa: le famiglie continuano ad avere difficoltà ad accedere al cibo e al reddito del bestiame, la loro principale fonte di cibo e reddito. Eventi climatici più frequenti e intensi portano a periodi di recupero più lunghi e riducono la capacità delle comunità di resistere agli shock successivi. Si prevede che la ripresa dagli impatti della siccità del 2020-2023 per gli agro-pastori richiederà almeno tra i 5 e gli 8 anni, lasciando la popolazione particolarmente vulnerabile a nuovi shock.
Inoltre, nelle zone colpite dalla siccità, i bisogni sono aggravati dalla compresenza di alti tassi di malnutrizione, epidemie di colera, malaria, e morbillo, nonché da emergenze zootecniche rilevanti. La FAO ha stimato circa due milioni di persone nelle regioni dell’Etiopia centrale e meridionale vulnerabili a situazioni di insicurezza alimentare transitoria o cronica, laddove molte famiglie rurali producono cibo sufficiente per meno di sei mesi all’anno per soddisfare il proprio bisogno alimentare.
Nei distretti agricoli degli Stati Regionali dell’Oromia e dell’Etiopia del Sud, dove CEFA interviene da anni, rispettivamente nelle aree di Wolisso e Wolayta, con interventi in ambito agricolo, di sicurezza alimentare e nutrizionale, e di sviluppo economico inclusivo, il sostentamento della comunità si basa su un sistema agricolo misto, particolarmente vulnerabile a carestie e periodi lunghi di siccità; proprio la siccità, secondo i dati raccolti dal personale CEFA sul campo, ha inciso in modo drammatico sulla produzione agricola, sul degradamento dello stato di salute e nutrizione delle persone, su perdite importanti di capi di bestiame (e.g. 3.265 capi nella sola Woreda di Diguna Fango). L’analisi dei dati sulle perdite di raccolto e cali di produzione è allarmante: tutti i distretti hanno subito un calo di produzione di almeno il 50%, arrivando al 75%-90% in alcuni villaggi. L’adozione limitata di tecniche agricole migliorate, la presenza di malattie dovute a funghi o batteri, insieme alla scarsità dei principali input agricoli come fertilizzanti e sementi fortificati, sono questi fattori che aggravano una situazione già particolarmente fragile e arretrata. Poche famiglie nell’area di riferimento ricevono aiuti da parte di altre ONG o da programmi di protezione sociale e i governi locali non sono in grado di garantire piani di risposta a breve e medio termine per la gestione delle crisi climatiche e la salvaguardi e innovazione del settore agricolo.
L’obiettivo
L’iniziativa ha l’obiettivo di contribuire, attraverso un approccio multisettoriale e inclusivo incentrato sulla promozione del WASH e dei mezzi di sostentamento, di contribuire all’uscita dall’attuale condizione di emergenza 46.490 persone (11.379 uomini, 11.636 donne e 24.475 minori). che vivono nelle Zone di Gamo, Gofa e Wolayta, creando al contempo le basi per il loro futuro sviluppo. Il progetto si prefigge un intervento su 3 aree settoriali che hanno la potenzialità di integrarsi reciprocamente e di produrre un effetto moltiplicatore sui benefici ottenuti nei singoli settori. Le aree d’intervento WASH e Food security si integrano andando a limitare l’impatto di fattori che colpiscono negativamente la qualità della vita dei beneficiari con un approccio che, pur producendo effetti in tempi molto ristretti (miglioramento della dieta, ecc.) mirano ad averne di duraturi e permanenti (miglioramento della produttività agricola, maggiore diversificazione culturale, fonti idriche stabili e sicure, ecc.)
L’intervento
L’intervento si focalizza sulla popolazione dei distretti più colpiti dall’emergenza siccità e sicurezza alimentare delle woreda target, si tratta soprattutto di famiglie di agricoltori e allevatori vulnerabili. L’azione su gruppi particolarmente colpiti dalla situazione di crisi (disabili, donne migranti ritornate, ragazze vittime di tratta) completano un quadro d’intervento che focalizza sulle componenti particolarmente deboli del contesto sociale dell’intervento. L’intervento sarà realizzato in coordinamento e stretta collaborazione con le autorità regionali e locali, i partner di progetto e gli enti e organizzazioni attive sui territori.
Attività programmate
CEFA è direttamente responsabile dell’implementazione delle attività legate alla sicurezza alimentare, agricoltura e allevamento sostenibile: Attività 1.3.a Distribuzione di input agricoli (kit composto da sementi, piantine, fertilizzanti, diserbanti, utensili agricoli) a 1370 famiglie contadine per supportare il sistema locale di produzione alimentare. Attività 1.3.b Cicli di formazione agli agricoltori che hanno ricevuto i kit su tecniche di agricoltura conservativa e sostenibile, compostaggio e risposta agli shock climatici. Attività 1.3.c visite di follow up e monitoraggio agli agricoltori sostenuti. Attività 1.4.a Distribuzione a 1370 famiglie di allevatori di kit per l’allevamento avicolo (kit composto da 7 galline, 1 gallo, mangime e medicinali veterinari) per diversificare la dieta locale e creare attività generatrici di reddito Attività 1.4.b Cicli di formazione su allevamento avicolo, cura degli animali e gestione di piccole attività agli allevatori supportati Attività 1.4.c visite di follow up e monitoraggio agli allevatori sostenuti.