«Make Space for…»: lo spettacolo che ci mostra in strada la discriminazione di genere
Sabato 11 ottobre eravamo in Piazza Maggiore con lo spettacolo di strada «Make Space for…». Un titolo scelto dalle artiste e artisti per parlare di spazio, per mostrare come il tema della discriminazione di genere possa insinuarsi in ogni luogo e permeare sottilmente gli eventi della nostra vita quotidiana, sotto gli occhi di tutti, negli spazi pubblici.

La performance si è sviluppata lungo sei tappe diverse: sei luoghi nei dintorni di Piazza Maggiore in cui passano molti turisti, dove osserviamo una vetrina, aspettiamo l’autobus o chiacchieriamo seduti a un bar con amici. Il pubblico, indossando cuffie bluetooth, ha seguito il percorso ascoltando le voci della performance, i dialoghi, i pensieri e i rumori dell’ambiente. Parole e gesti che mostravano, con leggerezza e ironia, quanto la discriminazione di genere si possa insinuare subdolamente anche nei momenti più piccoli. Una discriminazione che separa, ferisce, limita e opprime.



Proprio per questo il percorso sensoriale è avvenuto nella piazza. Per rompere con il modo in cui la abitiamo quotidianamente, distratti e senza guardarci intorno. Per dedicare del tempo ad un modo diverso di osservare l’ambiente, per ascoltare al di là delle apparenze e della superficie cosa una piccola situazione di vita ci può comunicare.
Il teatro per questo può essere un importante strumento di comunicazione e sensibilizzazione non formale, e il teatro di strada in particolare. Il suo modo di comunicare, molto diretto e stimolante, può contribuire a far passare messaggi importanti, coinvolgendo l’immaginazione e la riflessione diversamente da altri strumenti. Può ampliare uno sguardo, portare il pubblico ad essere protagonista attivo sulla scena, affrontare e mettere in discussione pregiudizi.


Sabato 11 ottobre la performance si è svolta su più turni a piccoli gruppi, per favorire la partecipazione. Presto verrà riproposta, per continuare a sensibilizzare sul tema e permettere a chi non ha potuto partecipare di seguirla.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto Street Harmony, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Fondazione del Monte, in collaborazione con CEFA Tunisia, Amaka NGO e CCAB Cultural Club Ali Belhouane.





